Secondo la ricerca svolta dal Center for Real Estate Economics Research per le principali città italiane con una popolazione di oltre 500.000 abitanti: Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli e Palermo, ha studiato l' influenza sulla percezione degli spazi interni delle famiglie.
Tre i temi principali trattati: elettrodomestici in casa, grado di soddisfazione per la casa e se il sentimento per l' abitazione reale, condominio, zona e comune di residenza sia cambiato dopo la pandemia e la nascita di nuove esigenze e desideri di cambiamento.
La maggior parte degli immobili dove risiedono le famiglie partecipanti allo studio sono trilocali, che sono prevalentemente di proprietà di condomini in zone centrali o periferiche.
Secondo gli intervistati: i principali svantaggi sono la mancanza di spazi verdi o aperti, la mancanza di un ambiente domestico che sarà utilizzato esclusivamente per il tempo libero, la necessità di più camere da letto e bagni, spazi fitness interni.
Tuttavia, a causa di questi vincoli interni, il 62,7% degli intervistati si è lamentato del fatto che la loro casa non ha un lavoro o l'opportunità di apprendere a distanza. In termini di dotazioni tecnologiche, l'84,7% ha dichiarato di avere una connessione Internet e il 72% di loro è stato soddisfatto della qualità.
Tra le tecnologie a casa - uno smartphone è il dispositivo principale per circa l'80% degli intervistati che possiede uno o più dispositivi; Il 62% possiede almeno un computer, circa il 32% ha un tablet, infine, circa il 30% ha una stampante e il 24,5% ha uno scanner a casa.
Passando alla soddisfazione della propria casa - il 62,8% degli intervistati si è detto molto contento e si è scoperto che il 32,6% è molto soddisfatto degli spazi interni, il 29,1% ha spazi aperti, il 24,3% ha case luminose, 24,7% è soddisfatto della posizione e il 33,3% è soddisfatto dei vicini. Se invece si guardano gli aspetti negativi, allora nella stessa area di studio il 45,7% è insoddisfatto e non contento della mancanza di spazi aperti - 41,9%.
Per quanto riguarda i cambiamenti avvenuti in questo periodo nella valutazione della pandemia , l' umore è rimasto invariato per il 62,1%, peggiorato nel 23,1% dei casi e migliorato nel 14,8%. Se guardiamo in dettaglio alcuni aspetti, poi dal punto di vista della zona, la percezione della casa è migliorata per chi vive in case indipendenti in periferia e fuori città, ma per quanto riguarda le dimensioni, la sensazione di chi vive in case piccole, cioè fino a 70 metri quadrati, è peggiorato.
Per quanto riguarda, infine, il comune di residenza, il 48,2% degli intervistati ha cambiato opinione, nel 18,6% dei casi il rating è migliorato e nel 29,5% è peggiorato.
Riassumendo: per quanto riguarda la casa, la stragrande maggioranza degli intervistati non ha cambiato idea, nonostante la pandemia; se invece si guarda al comune di residenza, unico caso in cui la percentuale di denunce negative ha superato la percentuale di casi positivi con una differenza dell'11%.
20/07/2024
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06/10/2022
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